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Il proverbio dice: “L’unione fa la forza”. Nel caso di “Intersezioni” possiamo dire che è davvero così! La presentazione ufficiale della rete è avvenuta ieri a Udine, al giardino “Loris Fortuna”, grazie al Cec, che ha permesso di utilizzare gli spazi dell’Arena installata per ospitare la sua programmazione estiva all’aperto. A raccontare cos’è “Intersezioni” e quali sono i festival che ne fanno parte ci hanno pensato: Paolo Ermano, coordinatore del progetto; Marta Bevilacqua, direttrice artistica di AreaDanza; Tommaso Pecile, coordinatore di Art Tal Ort; Alessandro Cattunar, co-direttore artistico di Invisible Cities e Contaminazioni digitali; Matteo Carli, coordinatore di Microfestival; Davide Perissutti, coordinatore di Terminal – Festival dell’arte in strada. All’appuntamento hanno partecipato anche gli assessori alla Cultura di Udine, Fabrizio Cigolot, e di Fagagna, Chiara Pecile, il sindaco di Gradisca d’Isonzo, Linda Tomasinsig.
Ecco i protagonisti di “Intersezioni”.
SGUARDO AL FUTURO – L’idea di questa rete di festival di arte e spettacolo dal vivo era già nell’aria da tempo. Arearea, Circo all’inCirca, Felici ma Furlans, Puntozero, Quarantasettezeroquattro ci stavano lavorando da un bel po’, da oltre un anno. La pandemia non li ha fermati, anzi, ha consentito loro di affrontare questo pazzo 2020 con la forza che solo l’unione d’intenti può dare. Grazie a quest’alleanza hanno potuto vivere con ottimismo i mesi di chiusura forzata dell’intero Paese, pur trovandosi loro malgrado di fronte alla necessità di rivedere la programmazione dei loro festival (già in calendario), di trovare nuove strategie per continuare a esserci e portare la loro arte sul territorio regionale: «Avremmo potuto mollare – hanno raccontato i membri della rete -. L’emergenza Covid-19 ha messo a dura prova il comparto dell’arte e dello spettacolo nel nostro Paese e noi non facciamo eccezione. Però, abbiamo deciso di guardare lontano, al domani, e di farlo con un certo ottimismo, prendendo tutte queste difficoltà come una sfida, per trovare alternative, fare meglio e, perché no, trovare nuove idee. Il nostro sguardo è rivolto al futuro che ci attende. Quel futuro che possiamo, dobbiamo, contribuire a costruire. Abbiamo deciso di farlo insieme, forti delle nostre differenze ma anche della visione comune. Siamo sia organizzatori di eventi, che compagnie di artisti, abbiamo dunque DNA diversi, ma l’evidente necessità comune di dialogare con le persone. E mai come oggi, in una fase tanto complessa, dobbiamo continuare a parlare con i nostri pubblici e ascoltare quello che hanno da dirci».
ISTITUZIONI – «Voglio complimentarmi con tutte le realtà che hanno ideato la rete “Intersezioni” per non essersi fatte spaventare dalla situazione difficile che abbiamo attraversato in questi mesi, per averci creduto e per essere infine riuscite a far decollare questo ambizioso progetto – ha precisato Fabrizio Cigolot -. Questo dimostra che il mondo della cultura, nonostante tutte le difficoltà, è più vivo che mai e determinato non solo a realizzare eventi e spettacoli, pur nel rispetto delle norme di sicurezza ancora in vigore, ma a rappresentare un punto di riferimento per gli altri settori e per tutto il Paese. Il messaggio è quindi chiaro: la cultura può e deve essere il cardine della nostra rinascita».
«Intersezioni – ha fatto sapere l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli – non rappresenta soltanto un esempio di come le nostre associazioni culturali abbiano saputo reagire alla crisi legata alla pandemia da Covid-19 e alle seguenti misure di contenimento, ma è anche la dimostrazione del fatto che con la collaborazione e il confronto di esperienze diverse, si riesce ad allestire progetti di grande valenza artistica. Grazie all’unione degli organizzatori i cittadini del Friuli Venezia Giulia, ma non solo, avranno a disposizione un ricco calendario di eventi che animerà molte località della nostra regione per tutto il periodo estivo, contribuendo a soddisfare quella voglia di arte e spettacolo che ci aiuta a guardare al futuro con un rinnovato ottimismo».
«Quella presentata oggi è certamente una bella modalità di lavoro – ha sottolineato Linda Tomasinsig -. La collaborazione porta sempre ottimi frutti. Con piacere ho potuto conoscere i rappresentati di tutte le associazioni. Chissà che non possano nascere in futuro nuove opportunità. Noi siamo molto soddisfatti di ospitare In/Visibile cities anche quest’anno. La nostra è una città storica, ma aperta al linguaggio contemporaneo, quindi questa collaborazione è assolutamente nelle nostre corde e siamo certi potrà farci vedere gli spazi urbani sotto un’altra luce, ancora una volta».
«La scelta di queste associazioni di fare squadra è sicuramente positiva e apprezzabile, soprattutto in questa fase post-emergenza – ha poi riferito Chiara Pecile -. Per quanto riguarda Art Tal Ort, l’evento è diventato un po’ il fiore all’occhiello di Fagagna, fa parte della nostra tradizione estiva. Ogni riesce a richiamare sul territorio grandi e piccoli, tutti assolutamente entusiasti».
«Siamo felici di ospitare per la seconda annualità la compagnia Arearea – così in una nota Adriana Danielis, vicesindaco di Palmanova -. La nostra piazza è uno scenario ideale per accogliere varie forme di spettacolo grazie alla sua maestosità e bellezza architettonica». «Turriaco è un Comune piccolo, ma come Amministrazione – ha scritto poi il sindaco, Enrico Bullian – abbiamo deciso di puntare sulle attività culturali, che crediamo possano fare da traino per il tessuto economico e, perchè no, anche per il turismo. Dal canto nostro quest’anno, ospitando “Contaminazioni Digitali”, ed essendo Comune capofila, abbiamo già ottenuto un risultato storico, un cospicuo contributo regionale da 27mila euro, equivalente al 90% della spesa ammissibile, chissà che un domani, prendendo esempio dalle realtà qui presenti oggi, non si riesca ad incentivare ulteriormente i rapporti di rete comunale già in essere, sicuramente il lavoro di squadra potrebbe offrire al territorio una marcia in più».
RETE DI FESTIVAL – “Intersezioni” è dunque una rete di festival di arte e spettacolo dal vivo (danza, teatro, circo, musica, performance relazionale ed arti visive) non convenzionali che “abitano” gli spazi urbani della regione Fvg. Tutte le rassegne della rete (Areadanza, Art Tal Ort, Contaminazioni Digitali, Invisible Cities, Microfestival, Terminal) hanno una natura itinerante, si muovono in spazi diversi di una stessa città o transitano da una località all’altra, inventando ogni volta per lo spettatore una vera e propria avventura per l’occhio e la mente, grazie alla sperimentazione e alla ricerca di nuovi linguaggi e pratiche artistiche. “Intersezioni” è dunque «un dispositivo che favorisce collaborazioni tra progetti pensati per un pubblico ampio, che vede nell’arte urbana una possibilità di fruizione degli spazi comuni in maniera alternativa, partecipata, collettiva», hanno spiegato.
VISIONE COMUNE – La visione è comune fra le associazioni coinvolte, a partire dalla linea artistico-culturale: spazi urbani al centro del dialogo col pubblico (la cifra distintiva di ogni scelta artistica e produttiva), che avviene attraverso i linguaggi del contemporaneo. Luoghi che dunque non sono più solo di passaggio, ma diventano centri di scambio dove poter trovare alternative valide agli stili di vita quotidiani. L’arte per loro è uno strumento di cambiamento, non solo qualcosa di bello da ammirare. Per questo, in tutti i loro festival, le residenze artistiche hanno un ruolo propulsore, offrendo la possibilità di mettere in contatto artisti di diversa provenienza, valorizzando giovani ed emergenti. Loro stessi hanno un’età media che non arriva a quarant’anni.
NUOVE MODALITA’ – I festival dunque si faranno ma non saranno come il pubblico li ha conosciuti: «Nessuno stravolgimento, ma alcune cose saranno diverse. Non potrebbe essere altrimenti. Preservare la salute è importantissimo e noi daremo il nostro contributo in tal senso. Per questo i posti per gli spettacoli saranno limitati e sarà garantita la distanza di sicurezza prevista dalle norme per il contenimento del Covid-19. Sappiamo che il nostro pubblico ci aiuterà in questo. Non ci resta che dare loro appuntamento da fine luglio, fino a settembre, con i nostri festival: Areadanza, Art Tal Ort, Contaminazioni Digitali, Invisible Cities, Microfestival, Terminal».
I FESTIVAL DELLA RETE
AreaDanza
Torna AreaDanza. Per la decima edizione, l’evento organizzato da Arearea, compagnia di danza contemporanea che fa parte della rete “Intersezioni”, porterà in Fvg performance di danza contemporanea nei luoghi più suggestivi della regione. La danza, calata in questo scenario, non solo rimodella le strutture delle città ma crea nuove possibili trame del tessuto sociale, comunità di persone destinatarie e, allo stesso tempo, fautrici esse stesse degli eventi proposti. Le date da segnare sono: Udine (25 luglio), Venzone (1 agosto) e Palmanova (2 agosto). Maggiori info su www.arearea.it.
Art tal Ort
Attori, clown, musicisti, pittori e danzatori si riuniranno, per due serate di festa (sabato 8 e domenica 9 agosto), sul colle del castello di Fagagna, uno dei “Borghi più belli d’Italia”, per l’11^ edizione di Art tal Ort, festival di arte “per” (come si direbbe in lingua friulana) strada organizzato da Felici ma Furlans, associazione che fa parte della rete “Intersezioni”. Il programma – pur rimodulato per poter rispettare tutte le indicazioni della normativa per il contenimento del Covid-19 – prevede molti spettacoli (con prenotazione obbligatoria, www.artalort.it) con ospiti internazionali, nazionali e locali.
Contaminazioni digitali
Contaminazioni digitali, festival multimediale che porta i linguaggi del contemporaneo nei piccoli paesi del Fvg, torna anche nel 2020 con un’edizione che si focalizzerà sul tema “Ecosistemi”. L’evento, organizzato da Quarantasettezeroquattro associazione che fa parte della rete “Intersezioni”, farà tappa a Udine (23-24 luglio), Turriaco (30 luglio – 1 agosto), Capriva del Friuli (7-8 agosto), Duino Aurisina (12-13 settembre). Il festival anche quest’anno proporrà spettacoli e installazioni multimediali che faranno interagire linguaggi differenti: teatro, danza, video, musica, nuove tecnologie. Maggiori info su: https://invisiblecities.eu/contaminazionidigitali .
In\Visible Cities
Per la sua 6ª edizione, In\Visible Cities, affronterà il tema “Identità di confine” e lo farà sempre ponendo al centro dell’attenzione il dialogo tra le arti visive e performative (teatro, danza, musica), i linguaggi digitali e gli spazi urbani. Quest’anno il festival organizzato da Quarantasettezeroquattro, associazione che fa parte della rete “Intersezioni”, si svolgerà a Gradisca d’Isonzo (3-6 settembre) invadendo gli spazi pubblici della cittadina, rendendoli luogo di incontro e di racconto, spazio di creazione e immaginazione. Maggiori info su: https://invisiblecities.eu .
Microfestival
Microfestival, organizzato da Puntozero, cooperativa che fa parte della rete “Intersezioni”, è un festival itinerante d’arte performativa (in programma dal 27 luglio al 2 agosto), una tournée che racconta e dà voce ai territori del paesaggio montano di confine del Fvg. Quest’anno sarà un’edizione del tutto inedita: i performer intraprenderanno un viaggio surreale in Ape-car da Venezia ai piccoli paesi del Friuli Venezia Giulia dove avrà inizio la tournée, un varietà “porta a porta”, alle finestre delle case, nei cortili dove gli abitanti saranno coinvolti in performance, giochi e colpi di scena. Sarà possibile seguire il viaggio e assistere agli spettacoli attraverso i profili Instagram degli artisti coinvolti e della pagina ufficiale di Microfestival: @Microfestival.eu . Info anche su www.facebook.com/microfestival.eu .
Terminal
L’ultima settimana di agosto (dal 25 al 30), a Udine, sarà animata da Terminal – festival dell’arte in strada, organizzato da Circo all’inCirca, associazione che fa parte della rete “Intersezioni”. L’uso della preposizione “in” è significativamente coinvolta nel ripensamento e nel superamento del classico festival degli artisti di strada. Questo perché si intende superata l’accezione, spesso depauperante, che fa dell’artista che si esibisce in strada, più per necessità che per virtù. Il festival offre infatti un contenitore che non solo porta l’arte in strada, ma tenta di mettere in relazione artista, spettatore e città.
Maggiori info: www.terminal-festival.com
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In copertina, uno degli spettacoli di danza della rete “Intersezioni”.